Siate sinceri. Quanto conoscete i tesori dell’Africa?
Oggi vi proponiamo una piccola chicca, che chissà magari potrebbe aiutarvi nelle prossime scelte di viaggio.
Ci troviamo in Namibia. Un Paese dell’Africa sud occidentale che a ovest si affaccia sull’Oceano Atlantico Meridionale; a nord è confinante con l’Angola, ad est con il Botswana, e dal versante meridionale con il Sud Africa.

A circa 430 Km da Windhoek, la capitale namibiana, si trova la valle di Twyfelfontein. Si tratta di un luogo magico, dove regnano la pace, l’isolamento, e il rosso calcareo caratteristico delle rocce della zona.
Per la bellezza del luogo e l’importanza che rivese nel Paese africano, il sito è stato dichiarato monumento nazionale nel 1952 e conseiderato Patrimonio Unesco dal 2007.

Infatti la valle è nota per gli oltre 2000 dipinti rupestri e graffiti dell’età della pietra presenti sulle rocce di arenaria. I cacciatori hanno lasciato le loro tracce nei disegni e nelle incisioni sulle pietre che ogni viaggiatore può scoprire ad occhio nudo.
Giraffe, rinoceronti e leoni sono solo alcune delle rappresentazioni raffigurate sulle rocce Ci sono anche impronte umane, come se quelle pietre fossero lavagne, su cui prepararsi, prima di andare a caccia.

Molte di queste immagini mostrano animali con tratti umani: la spiegazione sta nel fatto che molte di questi figure rimandano allo stato di trance degli sciamani.
Insomma, dove non ti aspetti (per noi europei) trovi delle meraviglie assolute che andrebbero conosciute e diffuse, sintomo di una cultura africana che ha delle radici profondissime.
Cosimo Guarini per L’isola di Omero