Hallstatt è un borgo di montagna che sorge sulle rive del lago che prende lo stesso nome della cittadina.
Il paese è composto da abitazioni tipiche, che formano un paesaggio visivo univoco con le montagne che vi sono sullo sfondo. Tra queste in particolare spicca la vetta più alta chiamata Hoher Dachstein (2.995 metri).
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La zona è tipicamente austriaca per la presenza di laghi e verdi montagne, che in autunno si vestono dei colori caldi dell’autunno, mentre in inverno si ricoprono del candido manto della neve. Uno scenario straordinario, che sembra uscito da un quadro dell’Ottocento, meta ideale per gli amanti di paesaggi sospesi nel tempo.
Il centro cittadino di Hallstat.
Non si può perdere la visione del caratteristico centro abitato con le case dai tetti spioventi e i balconi in legno. Particolare è la presenza della chiesetta luterana, che si affaccia da un lato sulla sponda del lago e dall’altro sulla piazza principale del borgo.
Naarden è un borgo olandese a soli 20 km da Amsterdam. Dunque è semplicissimo spostarsi da qui verso tutti gli altri posti significativi dei Paesi Bassi.
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È una città fortezza che vanta una forma particolarissima, che ricorda i contorni di una stella. Nata nell’anno 1000, venne distrutta da un’alluvione e poi ricostruita nel 1350. Il processo di fortificazione ebbe inizio dopo l’invasione del 1572 a opera degli spagnoli, al fine di punire l’Olanda per la sua ribellione. Il tutto richiese molto tempo e fu completato più di un secolo dopo, nel 1685.
Di seguito proponiamo alcune delle foto più caratteristiche di Naarden:
Cefalù è un comune italiano di circa 14.300 abitanti situato ai piedi di un promontorio roccioso, in provincia di Palermo, in Sicilia.
Il borgo, sviluppatosi attorno al Duomo, ha mantenuto il suo assetto medievale, con le strade strette del centro storico, pavimentate con i ciottoli della spiaggia e il calcare della Rocca di Cefalù.
All’esterno si può ancora ammirare una parte della cinta muraria megalitica, risalente al V secolo a.C., che ha reso il territorio un funzionale avamposto greco.
Particolarmente caratteristico è a anche il borgo marinaro, con le case antiche che fronteggiano il mare. Nel periodo bizantino la città infatti, per proteggersi, si trasferì sulla Rocca, dove ancora oggi si possono ammirare i resti di alcune strutture caratteristiche.
In seguito alla conquista degli Arabi nel 858 d.C., Cefalù fu annessa all’emirato di Palermo fino al 1063, ma dopo il 1131 i Normanni la ricostruirono in riva del mare.
Fu infine annessa al Regno d’Italia nel 1870. Fuori dai confini del centro storico, il nucleo urbano si è esteso a cavallo della piccola area pianeggiante che separa la rocca dal resto del sistema collinare della costa.
Luoghi caratteristici
Il Duomo di Cefalù
Secondo una leggenda, sarebbe sorto in seguito ad un voto fatto dal re normanno Ruggero II, scampato ad una tempesta ed approdato sulle spiagge della cittadina; ma la vera motivazione è in realtà di natura politico-militare, dato il suo carattere di fortezza.
L’edificio, in stile arabo-normanno, è affiancato da due torri; esso non venne mai completato in modo definitivo, e il progetto iniziale non fu rispettato. Venne fondato nel 1131, e nel 1145 vennero realizzati i mosaici nell’abside e sistemati i sarcofagi che Ruggero II aveva destinato alla sepoltura sua e della moglie, poi spostati.
La pianta della chiesa è a croce latina, suddivisa in tre navate sorrette da colonne di marmo.
Collegato al Duomo troviamo un esempio molto rilevante di scultura medievale in Sicilia, il chiostro, in cui possiamo ammirare delle colonne binate sormontate da capitelli figurati.
La Rocca
Sulla sua vetta si può godere di un panorama mozzafiato con vista sul Mar Tirreno. Qui si trova un meraviglioso edificio megalitico sorto tra la fine del V e gli inizi del IV secolo, il Tempio di Diana, un santuario sovrastato da lastre di pietra dolmen ospitanti una cisterna risalente al IX secolo a.C.
Mentre sul versante settentrionale, è possibile trovare tracce preistoriche della cittadina nelle due grotte, identificate delle Giumente e delle Colombe.
Il Museo Mandralisca
Esso conserva un immenso patrimonio artistico, e comprende oltre alla pinacoteca, una notevole collezione archeologica, e oggetti di prestigio appartenuti alla famiglia Mandralisca.
Conserva due importanti opere: il magnifico Ritratto d’Uomo, opera attribuita ad Antonello da Messina, e il Cratere Siceliota a figure rosse su fondo nero detto del Venditore di tonno.
Curiosità
In Agosto si svolge la Festa del Santissimo Salvatore, patrono di Cefalù, con festeggiamenti religiosi e musicali, compreso il Palio delle Barche. Le manifestazioni comprendono una solenne processione a mare ed il Trionfo del re, festeggiato con la partecipazione di cavalieri, musicisti, danzatori, mimi, attori e figuranti.
Vernazza è un borgo italiano di circa 900 abitanti situato nella provincia di La Spezia, in Liguria. Provenendo da occidente, è il secondo dei paesi che costituiscono le Cinque Terre, incastonato in una baia tra i comuni di Monterosso al Mare e Riomaggiore.
Esso racchiude un meraviglioso agglomerato di case dipinte con colori pastello, sentieri immersi nella natura e spiagge rocciose. Le abitazioni sono separate tra loro da un’unica via centrale e, perpendicolarmente, da ripide scalinate dette “arpaie”.
La sua presenza storica risale al 1080, e ancora oggi troviamo traccia del suo notevole livello storico, economico e sociale nella propria conformazione urbanistica e nella presenza di elementi architettonici come porticati, logge e chiese.
In passato, il borgo fungeva da base militare/navale per i Marchesi Obertenghi nella loro opera di difesa della costa dalle incursioni dei pirati saraceni che, spesso, devastavano le località costiere. Fu il punto strategico di Genova per la conquista della Liguria, a cui forniva le flotte, i soldati ed il porto, fino a quando fu definitivamente sconfitta da Pisa.
Luoghi simbolo
La Chiesa di Santa Margherita d’ Antiochia è il monumento storico più rilevante del borgo. Costruita presumibilmente nel XI – XII secolo in stile romanico, assunse lo stile barocco, per poi tornare alle origini dopo una ristrutturazione.
Come narra una famosa leggenda, questa chiesa su costruita nel medesimo luogo dove fu ritrovato lo scrigno del tesoro contenente le ossa di Santa Margherita, nominata poi patrona di Vernazza.
La Chiesa originaria aveva tre ampie navate con altrettante absidi, ma, durante un ampliamento avvenuto tra il XV e il XVII secolo, la sua facciata medievale venne distrutta. Successivamente venne rivisitata e, i propri interni furono rivestiti in stile barocco, la copertura in legno fu sostituita con delle volte e la torre campanaria fu sopraelevata (oggi ha una forma ottagonale ed è alta 40 metri). All’interno della struttura sono custodite due tele del seicento e un crocifisso in legno attribuito alla scuola dello scultore genovese Anton Maria Maragliano.
Nel piccolo borgo possiamo anche ammirare una tipica fortezza medievale, il Castello dei Doria, alto circa 70 metri e costruito sul costone roccioso.
Torre Belforte
Si ritiene che sia stato edificato nel XI secolo durante il dominio degli Obertenghi. La sua torre principale, Belforte, è diventata il simbolo del comune. Questa torre cilindrica rappresenta la parte più antica, eretta a difesa della città come punto di osservazione di tutta la costa.
Curiosità
Ogni anno si può assistere alla Festa dei Pirati. In questa occasione gli abitanti si travestono ed, accompagnati da un gruppo di percussioni chiamati “Batebalengo”, invadono la città proprio come facevano i pirati saraceni durante le loro incursioni secoli addietro.
Chianalea è un piccolo borgo di pescatori che fa parte del comune di Scilla, in provincia di Regio Calabria e in prossimità dello Stretto di Messina.
La leggenda afferma che in età omerica siano stati gli esuli troiani a costituire qui il primo nucleo abitato, dove grazie ai numerosi scogli era più facile la pratica della pesca.
Per il legame che Chianalea ha con il mare essa è definita la piccola Venezia.
Passeggiando tra le sue suggestive viuzze è facile incontrare pescatori che, sotto la propria abitazione, danno vita alle reti per la pesca. Del resto si dice che qui le case sono barche e le barche sono case.
Oltre agli splendidi scorci naturali sarà possibile ammirare il castello dei Ruffo. Si tratta di un edificio riadattato ad uso residenziale dal conte Paolo Ruffo, che nel 1532 subentrò nel feudo di Scilla. Esso si eleva sul mare a contatto con la storia del mito e diventa un tutt’uno con lo spettacolo della natura.
Fornelli è un comune di circa 2.000 abitanti situato in Molise, in provincia di Isernia. Nel suo centro storico vivono più o meno 120 persone. Il nome deriva dalla presenza sul territorio di fornaci per mattoni e cotti, oppure di forni dedicati alla lavorazione di metalli. Nasce come importante castrum longobardofondato dai monaci dell’Abazia di San Vincenzo al Volturno nella seconda metà del X sec.
Il piccolo borgo è posizionato sulla destra del fiume Volturno, ed è collocato in un paesaggio prettamente collinare fra le piante d’ulivo. Non a caso è definito anche il paese dell’olio.
Il paese si mostra ai visitatori con i suoi tre nuclei urbanistici. Il primo è composto dal Palazzo Marchesale e dalla Chiesa Madre. Il secondo da una cinta muraria angioina con delle torri che attorniano il primo assetto urbano, da cui si accede tramite una imponente porta principale (un tempo munita di ponte levatoio e di fossato). Il terzo si estende fino a valle. Il centro di Fornelli è caratterizzato da una fitta rete di vicoli ed archi che fanno da cornice ad uno splendido panorama.
Il Palazzo Marchesale di Fornelli
Curiosità
Nel 1744 Carlo di Borbone decise di fortificare il confine con l’Abruzzo e spostò il suo esercito passando per Fornelli. Si fermò due volte, all’andata e al ritorno. Fu così ospitato dai Marchesi di Carmignano, dove passò due notti che resteranno nella storia del borgo.
Simona Lamarmora e Cosimo Guarini per L’isola di Omero
“Cambiano cielo, non animo, coloro che corrono al di là del mare”.