a cura di Valeria Mariani

STOCCOLMA – L’esposizione “Giorgio Vasari’s Drawings – A Mythical Collection” sarà aperta al pubblico dal 6 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023. L’evento mostrerà, per la prima volta al pubblico, l’intera collezione dei disegni dell’artista aretino. Nel toltale conterà più di 100 opere, datate tra il XIV e il XVI secolo. La location scelta è il Nationalmuseum della capitale svedese.

Lavori di grande valore insomma, raccolti dopo che la morte del Vasari significò la loro dispersione in varie collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. 

Giorgio Vasari

Il pittore, architetto e storico dell’arte Giorgio Vasari (Arezzo, 30 luglio 1511 – Firenze, 27 giugno 1574) è considerato come la perfetta incarnazione dell’artista colto nel periodo tardo-rinascimentale. E’ conosciuto soprattutto per la stesura dell’ ‘opera “Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti”.

Fu il primo storico dell’arte del mondo moderno, e lavorò al servizio della grande famiglia toscana dei Medici. Vasari è noto anche come collezionista di disegni del suo tempo, che – poi – inserì nella raccolta “Libro de’ disegni”. Fornì – inoltre – materiale di studio e da complemento visivo alle biografie degli artisti. 

La mostra

La mostra è curata da Carina Fryklund del Nationalmuseum e di Louis Frank del Louvre. L’esposizione è sviluppata sulle ultime ricerche riguardanti la vera appartenenza della collezione Vasariana.

L’autenticità di molte opere – infatti – è incerta per via della “diaspora” post morte dell’artista. Un numero notevole di disegni fu conservato tra il Louvre e il Nationalmuseum.

La mostra racchiuderà disegni di artisti di grande fama rinascimentale: Domenico Ghirlandaio, Paolo Uccello, Sandro Botticelli, Andrea Mantegna, Andrea Verrocchio, Filippino Lippi, Pietro Perugino, Raffaello, Parmigianino e Primaticcio.

“Giorgio Vasari’s Drawings – A Mythical Collection”  è in collaborazione (oltre che con il Louvre già citato) con il British Museum, Albertina Museum, Chatsworth, Christ Church Picture Gallery, Museo di Capodimonte e dal Victoria and Albert Museum, che hanno reso possibile l’esposizione grazie ai loro prestiti.