Una figura giovanile, senza barba, con capelli arricciati a mo’ di mitologia greca. Chi è costui?
Nella mano sinistra afferra una spada e sul suo fianco destro è appoggiato uno scudo! Il piede è posto su un elmetto da combattente! Forse un guerriero?!
Risposta quasi esatta! L’Ares Ludovisi (figura in basso) è una scultura romana raffigurante la divinità Marte, dio della guerra, conservata presso il Museo Nazionale Romano.
Si tratta di una copia marmorea del II secolo a.C, di un originale greco del IV secolo a.C. attribuibile a Skopas o Lisippo. Proprio per questo, infatti, il dio romano è stato rinominato con il suo corrispondente greco, Ares.

Ai piedi il piccolo figlio Eros (dio dell’amore) concepito con Afrodite, (dea della bellezza) gli bacia il polpaccio destro, offrendo alla composizione un pizzico di tenerezza che si contrappone alla forza che intende comunicare lo stereotipo del combattente.
L’opera fu riscoperta nel 1622, e si ritenne che con molta probabilità facesse parte del tempio di Marte situato in prossimità dell’antico Campo Marzio, di cui attualmente rimangono poche tracce.
Subito dopo entrà a far parte della collezione del cardinale Ludovico Ludovisi, da cui prende il nome ed è attualmente visibile in tutto il suo splendore.