El amor en los tiempos del cólera è un romanzo dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez, Premio Nobel per la letteratura pubblicato nel 1985 in lingua spagnola.
Intento dell’autore durante la lavorazione era “scrivere un romanzo del XIX secolo come si scriveva nel XIX secolo”.
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Márquez racconta un amore che sfida gli eventi ed il tempo. Dopo 51 anni, nove mesi e 4 giorni Florentino, il protagonista, si presenta davanti alla sua amata, Fermina, per dichiararle il suo amore.
I due si erano conosciuti da giovanissimi, quando lui aveva 18 anni e lavorava come telegrafista, e lei ne aveva 13. Il loro sarà un rapporto epistolare svolto di nascosto dal padre della ragazza. Quando quest’ultimo verrà a conoscenza del rapporto che dura già da mesi, affronterà il giovane e sposterà la figlia in un’altra scuola, in modo da farle frequentare un ambiente differente in un’altra città. Il padre della giovane donna non approverà mai questo amore che sta nascendo.
Quando Fermina tornerà a casa farà finta che Florentino non sia mai esistito. Per lei il loro rapporto non è più lo stesso. A questo punto l’uomo, ancora innamorato, viene colto da una delusione perché non riesce a spiegarsi come mai ciò possa esser avvenuto.

È inspiegabile in effetti pensare a come un amore passionale si sia raffreddato in un battito di ciglia. È un aspetto che lascia perplessi.
Bisogna considerare però che il romanzo è ambientato nei Caraibi del XIX sec. In questo contesto il ruolo della donna era sicuramente subalterno a quello dell’uomo. La volontà di Fermina non si era semplicemente allineata a quella del padre, ma era diventata la medesima.
Come ogni grande storia d’amore, però, il sentimento puro vince su tutto. Esso va oltre le persone, oltre il tempo, oltre cose.
Cosimo Guarini per L’isola di Omero