A volte delle bellezze il cui valore non è quantificabile sono nascoste nei posti più particolari e inaspettati. Questo è il caso di Shi Cheng.
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Immersa nelle acque del Lago Qiandao, ai piedi del Monte Wu Shi, si trova un’antica città conosciuta come Shi Cheng (che in italiano sta per “Città del Leone”).
L’insediamento urbano fu costruito durante la Dinastia Han (25-200 d.C.) e fu istituito come contea nel 208 d.C. La città prese il nome dalla vicina montagna di Wu Shi (Five Lion), che ora è conosciuta come Isola di Wu Shi, anch’essa parzialmente sommersa dalle acque del lago.
Ma quello che non ci si può aspettare è che il Qiandao è un lago artificiale.
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Dai reperti rinvenuti si evince che Shi Cheng fu un antico centro politico ed economico. La città aveva una dimensione pari a circa sessantadue campi da calcio.
Secondo un’antica mappa, possedeva ben cinque porte d’accesso, invece delle tradizionali quattro. Ognuna era protetta da un’imponente torre. Inoltre comprendeva sei strade principali, finemente colmate da pietra e ciottoli, utilizzate per collegare ogni angolo della città.
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Le antiche strade erano decorate da archi commemorativi, che furono mantenuti e ben conservati, prima di essere immersi nelle acque nel 1959. In quell’anno il Governo decise di costruire una stazione idroelettrica, creando così un lago artificiale di grandi dimensioni che finì per coprire gli antichi resti.
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Shi Cheng rimase dimenticata per quarant’anni, fino al 2001 quando un funzionario responsabile del turismo locale, creò una discussione che permise di dar vita ad una nuova forma di intrattenimento sul lago con un club di immersione.
Ad oggi, infatti, le meraviglie ben conservate dell’antico centro cittadino sono visitabili per coloro che decidono di intraprendere un particolare tour in tenuta da sub.
Cosimo Guarini per L’isola di Omero