L’Astronomo del pittore olandese Jan Vermeer (Delft, 31 ottobre 1632 – Delft, 15 dicembre 1675) è un dipinto olio su tela di modeste dimensioni (50,8 x 46,3 cm), conservato al Museo del Louvre di Parigi. Il soggetto raffigurato è appunto quello di un astronomo, ripreso di lato, intento nello scrutare e nel toccare con la mano destra un mappamondo.

A causa del posizionamento della finestra, la parte dell’opera destinata al globo celeste è più luminosa rispetto a quella predisposta per il corpo dello studioso. La mano tesa dell’astronomo verso la luce induce l’osservatore del dipinto a pensare che lo stesso soggetto ricerchi la conoscenza, la trasparenza, e la chiarezza per elevarsi dall’oscurità, che simboleggia l’ignoranza.

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Astronomo (Vermeer) - Wikipedia
L’Astronomo (1668), Jan Vermeer. Museo del Louvre (dal 1983).

Gli elementi essenziali della composizione sono manufatti e strumenti dotati di un verismo materico tale da poterne riconoscerne addirittura la fattura.

Il globo, che è l’elemento centrale del dipinto, risulta essere un tema caro all’autore in quanto compare in altre due opere del pittore olandese: nell’Allegoria della Fede cattolica (1671-1674 circa) e nel Geografo (1668-1669 circa); in tutti e tre i casi, l’elemento è composto in un simile formato, fornisce una identica fisionomia al protagonista, ed è collocato nella medesima ambientazione.

Copertina del libro di Otto Pächt, che si occupa di uno dei problemi centrali della storia dell’arte occidentale: la nascita di un nuovo tipo di pittura negli antichi Paesi Bassi, quella fiamminga; gli artisti che furono i promotori di questo rinnovamento sono il Maestro di Flémalle e i fratelli Van Eyck, mentre il Polittico di Gand appare come opera centrale che apre, al tempo stesso, nuove discussioni. Clicca qui.

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Nell’Astronomo Vermeer impiega tonalità tenui, spente e neutre, grazie alla sapiente modulazione della saturazione cromatica declinata su valori bassi. L’originario contrasto tra complementari, tra le fredde gradazioni delle stoffe e le calde sfumature dell’ambiente, è temperato dalla luce naturale filtrata dai vetri opachi della finestra.

Si tratta di un dipinto elegante, che gli amanti dell’arte fiamminga che si recano a Parigi non possono perdere.

Cosimo Guarini per L’isola di Omero