Per raccontare la vicenda sulla statua di Indro Montanelli, e successivamente spiegare perché secondo noi sarebbe sbagliato rimuoverla dal luogo in cui si trova attualmente, bisogna fare una piccola premessa partendo dagli Stati Uniti.
Le statue di Cristoforo Colombo sfregiate negli USA:
Da ormai due settimane le proteste negli Stati Uniti conseguenti all’omicidio di George Floyd si sono diffuse in tutto il Paese.
Le iniziative, in molti casi pacifiche, sono però anche sfociate in atti di vandalismo. Mentre nei giorni precedenti si è assistito al saccheggio di negozi e centri commerciali, effettuati da delinquenti che nulla hanno a che vedere con i veri motivi della protesta, nelle ultime ore diverse statue di Cristoforo Colombo sono state sfregiate o tolte dalle collocazioni ad esse assegnate.
I motivi di questi atti sono riconducibili ad una protesta di chi considera Colombo uno dei principali iniziatori della politica di persecuzione della popolazione indigena americana, e dello schiavismo che si sarebbe perpetrato nei secoli seguenti a svantaggio delle persone di colore.
La situazione in Europa:
I moti di protesta e la solidarietà ai manifestanti americani uniti sotto il motto Black Lives Matter (”le vite dei neri contano”) non hanno potuto lasciare indifferente la società civile europea. Basta pensare che in Belgio, una fetta dell’opinione pubblica ha richiesto la rimozione delle statue del re Leopoldo II. Quest’ultimo, a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, si è reso colpevole di atrocità nei confronti della popolazione del Congo che era sotto il controllo belga.

Il caso Montanelli:
E ora arriviamo in Italia. A Milano, nei giardini di via Palestro, è posta una stata che raffigura il giornalista Indro Montanelli (Fucecchio, 22 aprile 1909 – Milano, 22 luglio 2001).
Montanelli è stato uno di più grandi giornalisti della storia d’Italia. Da prima dipendente del Corriere della sera (dove tornerà nel 1995), e poi fondatore de Il Giornale (1974). Durante gli anni del regime fascista partì come volontario nell’operazione che culminò con la conquista dell’impero di Abissinia.
Il giornalista non ha mai avuto problemi a raccontare i fatti storici del biennio in cui rimase in terra africana (1935-36). Tra le informazioni che fornì rispetto a quella fase non nascose di aver preso in moglie un’adolescente indigena.
A chi lo ha criticato (anche se per la verità le critiche sono avvenute più che altro dopo la sua morte), lui ha sempre risposto che in Africa era una cosa normale svolgere un matrimonio di quel tipo.
Oggi, in concomitanza con le proteste di chi richiede uguaglianza di diritti tra bianchi e neri, un gruppo denominato i Sentinelli ha richiesto la rimozione della statua tramite una lettera alle autorità cittadine. Tali soggetti sono un insieme di persone associate che svolgono delle iniziative per richiedere il rispetto dei diritti umani.

Ecco perché la statua non va tolta:
La vicenda della statua di Montanelli è diventata subito un caso. Questo perché si tratta di un personaggio di rilievo per la cultura italiana, uno dei massimi testimoni del secolo scorso.
Montanelli ha sempre chiarito che tanto il fascismo quanto la spedizione coloniale furono sbagliate ed anacronistiche. Di conseguenza anche tutte le vicende correlate a questi fatti storici vanno contestualizzati con il tempo, il luogo di svolgimento, ed il pensiero dello stesso giornalista. Non a caso Montanelli (che era poco più che ventenne) fu espulso dal Partito Fascista nel 1937 perché non era allineato al regime.
Togliere la statua di Montanelli vuol dire demolire tutto quello che di buono lo stesso uomo di cultura ci ha lasciato, tra i suoi articoli, i suoi libri, e i suoi racconti.
E poi, perché richiedere a gran voce di togliere la statua solo ora e non prima?
Il giornalista Beppe Severgnini su Repubblica ha scritto:
”Abbattere…la statua di Montanelli? Sarebbe assurdo e offensivo… Quella vicenda — non esemplare, certo — non rappresenta l’uomo, il giornalista, le cose in cui ha creduto e per cui s’è battuto. Se un episodio isolato fosse sufficiente per squalificare una vita, non resterebbe in piedi una sola statua. Solo quelle dei santi, e neppure tutte.”
Scrivici nei commenti cosa ne pensi.
Anche perché, così, c’è il rischio che si tornerà presto a bruciare libri …