Il progetto della realizzazione del Colonnato di San Pietro è stato abbastanza complesso sotto il profilo architettonico e urbanistico sia per l’imponente facciata della chiesa realizzata da Carlo Maderno sia per la presenza dei palazzi sul lato destro della Piazza, e infine per problemi legati allo spazio che doveva esser garantito per le cerimonie papali alle quali partecipava un cospicuo numero di pellegrini e devoti che si riversava in Piazza San Pietro. Pertanto, il Bernini ha dovuto lavorare al progetto per diversi anni, circa undici, precisamente tra il 1656 e il 1667.

I colonnati sono costituiti da colonne di ordine tuscanico, disposte su quattro file, che creano tre gigantesche gallerie, precedute da monumentali ingressi arricchiti da timpani. Le colonne sopportano il fortissimo aggetto della cornice di coronamento a grossissimi dentelli, su cui Bernini fece collocare una serie di statue, di cui fece molti disegni e modelli, eseguite dai suoi allievi.

L’insieme grandioso dei colonnati si richiama alle forme classiche, ma nello stesso tempo costituisce un’espressione della originale creatività del Bernini, che intendeva l’architettura come sviluppo di volumi e spazi.
L’artista immaginò un primo spazio trapezoidale limitato da due ali divaricate verso la facciata e un secondo spazio ellittico, circondato dai colonnati. L’asse trasversale è segnato dall’obelisco e dalle due fontane. Le quattro file di colonne di ciascun colonnato sono allineate sui raggi provenienti da un centro visivo posto al di là delle fontane e segnalato in terra da una pietra circolare. Da quel punto sembra che vi sia una sola fila di colonne.

I colonnati, costituiti da due cerchi che s’intersecano a maggior distanza dalle loro metà, costituiscono una ellissi che sembra nascere dall’allontanarsi, a tenaglia, delle due esedre.
Tuttavia l’apertura di via della Conciliazione, avvenuta tra il 1936 e il 1950, ha cancellato la successione graduale degli effetti prospettici, offerti dalla piazza all’uscita dalle strade dei Borghi.
Rosa Araneo per L’isola di Omero