Guarino Guarini (1624-1683) diventò architetto grazie agli studi matematici, filosofici e teologici.

L’architetto Guarino Guarini

Nel 1639 si recò a Roma, dove apprese le tecniche del grande Borromini.

Dieci anni dopo tornò nella sua città natale, Modena, e fu ordinato sacerdote. Qui seguì le costruzioni della chiesa di San Vincenzo e del convento dei teatini.

In seguito, insegnò per cinque anni filosofia, e nel 1655 venne nominato Preposito della Casa Teatina di Modena. Nonostante ciò, l’opposizione del duca Alfonso IV d’Este provocò il suo allontanamento dalla città.

Alfonso IV d’Este, duca di Modena

In seguito fu destinato a Messina (1660) per insegnare, e proprio nella città siciliana pensò di pubblicare anche una tragicommedia intitolata La Pietà trionfante. Qui realizzò il progetto del completamento della Chiesa della Santissima Annunziata (1660-1662), con l’aggiunta della facciata ricurva.

Nel 1662 fu chiamato a Parigi per prestare servizio in merito alla ricostruzione della Chiesa di Sainte-Anne-La-Royale. Questa venne progettata con una complessa cupola ad archi intrecciati, ma purtroppo non fu portata a termine. Nella capitale francese insegnò teologia e pubblicò Placita philosophica (1665).

L’anno seguente Guarino Guarini ricevette la chiamata che avrebbe condizionato la sua vita e la sua produzione artistico-professionale.

Carlo Emanuele di Savoia lo volle a Torino per alimentare il proprio programma di espansione urbana.

Fu proprio nel capoluogo sabaudo che egli realizzò le opere più importanti: la Chiesa di San Lorenzo, la Cappella della Sacra Sindone, e Palazzo Carignano.

La Chiesa di San Lorenzo

Realizzata tra il 1668 e il 1687, ha una pianta ottagonale; è inscritta in un quadrato di colonne che sembrano sostenere la cupola ottagonale ad archi intrecciati con sovrastante cupolino.

La Chiesa di san Lorenzo a Torino

La Cappella della Sacra Sindone

Costruita alla fine del XVII secolo, ci fa comprendere quanto vi sia di Borromini nelle opere di Guarino Guarini, soprattutto per la presenza di nervature di marmo nero. I progetti iniziali furono nel tempo modificati, soprattutto per quanto riguarda la cupola, che venne alleggerita.

La cupola della Cappella della Sacra Sindone

Palazzo Carignano

Realizzato nel 1679, è caratterizzato da una monumentale facciata ondulata; per realizzare questa struttura l’autore si servì del mattone per accentuare gli aspetti scenografici dell’edificio.

Palazzo Carignano a Torino

Si può infine dire che l’architetto, per la realizzazione delle eccezionali costruzioni tutt’oggi visibili, fu influenzato da vari fattori: i grandi autori a lui coevi, i suoi studi, ma anche un estro fuori dal comune.

Cosimo Guarini per L’isola di Omero