”Il mio messaggio è che vi terremo d’occhio.
Questo è tutto sbagliato. Io non dovrei essere qui. Dovrei tornare a scuola dall’altra parte dell’Oceano. Eppure venite tutti da noi giovani a cercare speranza. Come osate?!
Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote.
Eppure io sono fra le fortunate. Le persone stanno soffrendo. Le persone stanno morendo e gli ecosistemi stanno crollando.
Siamo all’inizio di un’estinzione di massa e tutto ciò di cui parlate sono i soldi e le fiabe dell’eterna crescita economica.
Come osate?!

Per più di 30 anni la scienza è stata cristallina. Come osate continuare a distogliere lo sguardo e venire qui a dire che state facendo abbastanza quando la politica e le soluzioni necessarie non si vedono ancora? Dite di ascoltarci e di capire l’urgenza, ma non importa quanto sia triste e arrabbiata. Non voglio crederlo, perché se voi capiste davvero la situazione e continuaste a non agire, allora sareste malvagi e mi rifiuto di crederci.
Ci state deludendo. Ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento. Gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi. E se scegliete di fallire noi non vi perdoneremo mai.
Non vi lasceremo andare via così. Proprio qui, adesso, è dove tracciamo la linea. Il mondo si ste svegliando e il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Grazie.”

Queste sono le parole che la giovanissima attivista Greta Thunberg ha pronunciato nel suo discorso da ospite al Palazzo di Vetro dell’ONU in data 23.09.2019.
Per ascoltare e vedere il video del discorso clicca qui.
Greta si rivolge alle generazioni che hanno preceduto quella dei giovani attuali. Si fa da portavoce di coloro che hanno tra i 15 e i 35 anni, e che sperano in un mondo diverso. Di chi, insomma, si ritrova ad affrontare ora delle problematiche enormi per il futuro.
La Thunberg non nasconde l’emozione mentre con rabbia si scaglia verso i potenti, verso chi prende le decisioni.
Il clima del Pianeta determina lo stato di conservazione degli ecosistemi, e di conseguenza condiziona la vita delle persone. Dunque, preservarlo è un dovere collettivo.
L’uomo può fare molto. Se è vero che è stato esso stesso con il passare dei decenni a dare il via all’esplosione di questa bomba potentissima, forse può essere proprio lui a disinnescarla.
In molte città italiane è previsto uno sciopero ecologico che coinvolgerà gli studenti fino alla fine di questa settimana (dal 20 al 27 settembre 2019).
Il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha emanato un provvedimento che rende giustificate le assenze scolastiche dei giovani che in questo lasso di tempo prenderanno parte alle manifestazioni.

Il discorso all’ONU può essere sintetizzato in una frase, che prende di mira ancora una volta coloro che comandano il mondo:
”Siete rimasti senza scuse, e noi siamo rimasti senza più tempo.”
(Greta Thunberg)
Cosimo Guarini per L’isola di Omero