Torino è l’unica città a far parte sia del triangolo della magia bianca (insieme a Praga e a Lione) e sia di quello della magia nera, con Londra e San Francisco.
La città della Mole ha ospitato Nostradamus ed altre individualità importanti delle arti occulte quali Fulcanelli, il Conte di Saint Germain, Cagliostro e Paracelso.
Una leggenda sostiene che chi abbia poteri divinatori e pratichi l’occultismo debba recarsi a Torino per omaggiare il “Grande Vecchio”, una sorta di premonitore, dominatore dei segreti dell’universo intero, che risiederebbe in collina.

Londra, invece, è il teatro della raccapricciante scia di sangue lasciata dietro di sé dal padre di tutti i serial killers mondiali: Jack The Ripper, meglio conosciuto come Jack lo Squartatore.
Sconcertante è la modalità degli omicidi: dopo aver immobilizzato le sue vittime, esclusivamente prostitute abbordate nei quartieri più malfamati, prima le sgozzava e poi infieriva sui corpi già straziati, arrivando ad asportarne gli organi interni.

L’ultima città del triangolo nero, non per importanza, si trova negli USA ed è San Francisco.
La città collinare è tristemente balzata agli onori della cronaca quando, dal 1968 al 1974, si verificò una serie di omicidi, riconducibili a un assassino che si firmava semplicemente Zodiac.
A differenza del killer londinese Jack lo Squartatore, però, Zodiac non uccideva solo prostitute, ma sceglieva senza un criterio preciso le proprie vittime e, di volta in volta, cambiava anche le modalità di esecuzione, passando indifferentemente da armi bianche a fucili da caccia.
Sebbene, nel corso degli anni, molte persone siano state identificate come Zodiac, solo su Arthur Leigh Allen la scientifica indagò in modo serio e continuo. Ma il mistero di Zodiac resta ancora oggi irrisolto.

Cosimo Gurini per L’isola di Omero