La battaglia di Waterloo è il noto conflitto che prese il nome dell’omonima cittadina belga in cui fu ambientata.
Essa si svolse il 18 giugno 1815 durante la guerra tra le truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte e gli eserciti britannici del Duca di Wellington e quello prussiano del feldmaresciallo Gebhard Leberecht von Blücher.
È notoriamente ricordata come la battaglia che segnò la definitiva sconfitta di Napoleone, con il suo conseguente esilio presso Sant’Elena.

(Ajaccio, 15 agosto 1769 – Longwood, Isola di Sant’Elena, 5 maggio 1821)
Bonaparte progettò e realizzò un primo attacco intorno alle ore 11:30 del mattino. Nel tardo pomeriggio pensava di aver vinto, ma successivamente dovette fare i conti con l’ostica risposta degli avversari.
Egli, dal canto suo, pensava di prevalere riuscendo a sfruttare la poca coesione degli antagonisti, ma la sconfitta fu incombente.

Finito in mano agli inglesi, come detto, fu assegnato in esilio presso l’isola di Sant’Elena. Qui morì il 5 maggio 1821.
La fine di Napoleone ebbe dunque il territorio di Waterloo come centro simbolico ed effettivo. Ancora oggi nei pressi di questa località è ricordata la grande battaglia con una serie di monumenti, ed esiste un museo dedicato al famoso scontro.
Cosimo Guarini per L’isola di Omero