Il Palazzo dei Papi ad Avignone è una struttura architettonica di rilevanza unica in Francia e non solo. Non a caso dal 1995 è stato inserito nell’elenco dei beni che fanno parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità.
L’edificazione avvenne tra il 1335 e il 1364. La città francese divenne sede papale nel 1309, per via dell’allontanamento dei Pontefici dal caos di Roma.
Con l’avvento di Clemente VI, Innocenzo VI e Urbano V, inoltre, vi fu l’ampliamento della struttura che attualmente prende il nome di Palazzo Nuovo.
Le modifiche riguardarono la costruzione di una nuova torre ed altri edifici adiacenti (tra questi non si può non considerare la Cappella Grande, lunga più di cinquanta metri).

Il perfetto stile architettonico gotico medievale fa da contorno ad una storia fitta di eventi.
Tra questi come non ricordare il momento in cui Gregorio IX decise di ristabilire la Sede Pontificia a Roma. Questa azione portò ad una separazione che riguardò gli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII. Essi stabilirono la loro sede ad Avignone fino al 1408.
Dopo la morta di Gregorio IX (1378) fu eletto Urbano VI, che però fu costretto dalle pressioni dell’aristocrazia romana ad essere destituito dai cardinali. Al suo posto il conclave elesse Clemente VII.
Quest’ultimo ritornò nella città francese, mentre Urbano contemporaneamente rifiutò di rinunciare al trono di San Pietro a Roma. Avvenne così il Grande Scisma d’Occidente.
Cosimo Guarini per L’isola di Omero